Grissini al nero di seppia lavorati artigianalmente all'interno all'interno della pasticceria "I dolci di Giotto" del carcere di Padova. Hanno un carattere forte, i due tipi diversi di farine sottolineano il sapore intenso del nero di seppia.
Questi grissini non passano inosservati. La forma irregolare evidenzia la stiratura a mano. Sono ricchi di olio extra vergine, hanno un sapore pronunciato con spiccati profumi mediterranei.
Originali e sfiziosi per sorprendere i vostri ospiti ad una cena di pesce.
Il prodotto rappresenta un'eccellenza del territorio certificato 100% Made in Italy.
- Peso
- 180 g
- Regione
- Veneto
- Data di scadenza/gg
- 120gg
Pasticceria Giotto: Dolci di Qualità, Solidarietà e Formazione
La Pasticceria Giotto è un'artigianale pasticceria che è anche un progetto sociale. Oltre quindici anni fa, è nato il progetto Pasticceria Giotto, che oggi è una realtà concreta.
Si tratta di un laboratorio di pasticceria professionale situato all'interno di un carcere e che produce dolci artigianali con la precisione e l'esperienza richieste dalla pasticceria di alta qualità. Nel 2005, è stata istituita la pasticceria presso il carcere Due Palazzi di Padova, dove i detenuti lavorano a stretto contatto con professionisti per apprendere l'arte della pasticceria e non solo.
Fino ad oggi, questa iniziativa ha guidato oltre 200 individui attraverso percorsi di formazione e professionalizzazione, fornendo loro preziose competenze nel campo della pasticceria. Questo progetto rappresenta una fusione unica di gusto e solidarietà. La Pasticceria del Carcere di Padova opera all'interno dell'istituto penitenziario Due Palazzi ed è sia un laboratorio artigianale che una scuola di vita.
Sin dalla sua nascita nel 2005, ha offerto numerose opportunità, visite ed eventi che hanno ottenuto il sostegno delle istituzioni, del pubblico e dei critici del settore. Rappresenta la realtà quotidiana di un lavoro genuino che offre alle persone detenute l'opportunità di una trasformazione personale ogni giorno. L'obiettivo principale è utilizzare il lavoro in carcere come ponte tra le persone detenute e la società, offrendo loro uno strumento di riabilitazione concreto. Questo permette loro di testare e sviluppare le proprie competenze prima di reintegrarsi nella società. Il lavoro nell'ambiente carcerario ha un effetto normalizzante, promuove una visione positiva del futuro e interrompe le routine fisiche e mentali della detenzione. Ciò, a sua volta, porta a risparmi sui costi relativi alle misure sanitarie e disciplinari e contribuisce a un processo virtuoso che riduce la probabilità di recidiva dopo aver scontato una pena, beneficiando sia delle persone detenute che della società nel suo complesso.