La leggenda narra che Lucifero, l’angelo cacciato per le sue nefandezze dal Regno dei cieli, cadendo verso gli inferi strappò un lembo di Paradiso per farne il Golfo di Napoli ed infine sprofondò creando una voragine da cui si sarebbe generato il Vesuvio; Gesù, riconoscendo nel Golfo di Napoli il Paradiso rubato, riversò le sue lacrime di dolore sul vulcano, rendendo fertili le terre alle sue falde e pregiati i vitigni che vi sorgevano.
Cratere racchiude in se tutta la potenza del Vesuvio, ed è raccolto a mano a fine Ottobre dal terreno vulcanico.
Le uve vengono raccolte a mano e riposte in cassettine di plastica precedentemente sanificate, in ogni cassetta vengono riposte al massimo 1215 kg di uva, per evitare che durante il trasporto ci sia uno schiacciamento naturale dei chicchi, Sopra ogni cassetta viene depositata una busta contenente ghiaccio secco, tale procedimento serve per mantenere l’uva ad una temperatura tale da non permettere fermentazioni anticipate e non controllate. Arrivate in cantina le uve vengono lavorate in pigiadiraspatrice, tale processo ci permette di dividere i raspi dai chicchi e di pigiarli, dopo questa fase le vinacce vengono riposte in in silos di acciaio, dove la fermentatone dura per circa 13/15 giorni, dopo la fermentazione il mosto viene diviso, il mosto fiore passa in botti per un affinamento in barrique, mentre il torchiato viene lasciato per vini di qualità inferiore, l’affinamento in barrigue continua per diversi mesi, fino a quando il vino non arriva alla giusta maturazione per essere lavorato e imbottigliato, per poi passare all’affinamento in bottiglia.
Abbinamenti gastronomici: : Primi piatti a base di carne e funghi porcini, carne rossa alla brace, formaggi stagionati, ma anche da solo come compagno di meditazione.
Temperatura di servizio: 18 – 20 °C
Gradazione: 13,5 % vol.
Acidità totale: 6,2 g/l
- Anno
- 2020
- Colore
- Rosso Rubino
- Regione
- Campania