Le radici dei vitigni che si arrampicano sulle falde del Vesuvio affondano nel terreno lavico, scuro e poroso. Questo terreno non necessita di essere innaffiato in quanto trattiene l'umidità per poi rilasciarla. I vitigni arrivarono in queste terre nel V secolo a.C. portati qui dai Greci e discendono direttamente dagli Aminei della Tessaglia. Qui l’uva cresce forte e vigorosa: i vitigni, la maggior parte dei quali è a piede franco, sono coltivati nella fascia pedemontana fino ai 400 metri di altezza e traggono carattere minerale, spessore e potenza dal terreno vulcanico.
Note di degustazione: Profumo intenso e fruttato con sentori di mele, banane e pesche. Sapore secco e leggermente acidulo, ben strutturato, con un aroma fruttato-floreale.
Perché ci piace: Le lacrime di Cristo, addolorato per il furto di un lembo di Paradiso, bagnarono l'arido terreno del Vesuvio, dando origine al vino Lacryma Christi.
Abbinamenti: Vongole, crostacei, zuppa di pesce, risotto ai frutti di mare, verdure e formaggi freschi.
- Anno
- 2021
- Colore
- Giallo paglierino
- Regione
- Campania
- Profumi
- intenso e fruttato
- Gusto
- sapore secco e leggermente acidulo