Fiano di Avellino DOCG
Il Fiano ha origini antiche che risalgono all’epoca romana, periodo nel quale tale vitigno era conosciuto come Vitis Apiana per la dolcezza dei suoi acini tanto graditi alle api. Dopo il difficile periodo degli anni Sessanta, in cui si è rischiato di perdere l’antico patrimonio viticolo provinciale, la caparbia azione di Antonio Mastroberardino ha riportato il Fiano tra i vitigni più coltivati della provincia di Avellino, suscitando interesse per la coltivazione anche fuori regione
DENOMINAZIONE
Fiano di Avellino DOCG
VITIGNO
Fiano 100%
VIGNETO
Le tenute di Manocalzati e Montefalcione si trovano in prevalenza su terreni a medio impasto e sciolti con un’esposizione a sud-est in media a 400 m. s.l.m. Il sistema di allevamento è la spalliera con potatura a guyot con una densità di impianto di 3.000 ceppi/ha di media e una resa di circa 70 q/ha e circa 2,3 kg/ceppo.
ETÀ
In media 15 anni
PERIODO E SISTEMA DI RACCOLTA
Prima decade di ottobre. Raccolta manuale.
VINIFICAZIONE E AFFINAMENTO
Vinificazione classica in bianco in serbatoi di acciaio (circa 20 giorni) a temperatura controllata (16°C-8°C). Affinamento di alcuni mesi in bottiglia
- Anno
- 2021
- Colore
- Giallo paglierino
- Regione
- Campania
- Profumi
- sentori di frutta, erbe aromatiche e fiori
- Gusto
- sapore delicato e corposo con evidenti note floreali