Il pecorino bagnolese aromatizzato alla crusca stagionato è un formaggio prodotto con latte di pecora Bagnolese con stagionatura di 1 anno.
Il prodotto rappresenta un'eccellenza del territorio certificata 100% Made in Italy.
Il pecorino bagnolese aromatizzato alla crusca stagionato di Buccino Pasquale è un formaggio prodotto con latte di pecora intero proveniente dalla pecora di razza Bagnolese con stagionatura di 1 anno.
Il formaggio è inserito nell’elenco dei PAT (prodotti agroalimentari tradizionali) riconosciuti dalla Regione Campania.
E' caratterizzato da una pasta cruda e compatta, racchiusa da una crosta dura e rugosa, di colore giallo tendente al bruno; al gusto risulta squisitamente piccante a seconda del grado di stagionatura.
E' un formaggio rustico, semplice, ma dalla forte specificità organolettica, il pecorino Bagnolese stagionato è una pietanza da tavolo ideale da degustare con i salumi o con il miele..
Ingredienti: latte, caglio naturale, sale, crusca.
- Regione
- Campania
Fondata da Buccino Pasquale come azienda zootecnica autonoma nel 1990, portando avanti una tradizione che si tramanda da tre generazioni, l’azienda vanta la produzione del pecorino bagnolese prodotto ancora secondo gli antichi metodi della tradizione bagnolese, trasformando il latte di pecora e lasciando stagionare il prodotto così ottenuto per sei/sette mesi; inoltre l’azienda produce, allo stesso modo, anche una ricotta ricavata dal siero della lavorazione del formaggio.
Pecorino Bagnolese d'Irpinia
Il formaggio prodotto riporta il marchio “PECORINO BAGNOLESE D’IRPINIA” che nasce come marchio di garanzia dell’omonimo pecorino e viene rilasciato dall’associazione ai produttori qualificati e si appone su ogni singola forma di formaggio.
Ecco le fasi di lavorazione del Pecorino Bagnolese:
Mungitura
Il latte scelto per la produzione del Pecorino Bagnolese proviene da greggi allevate allo stato brado su pascoli naturali, La mungitura è effettuata in modo manuale ed il latte deve essere lavorato al massimo entro 24 ore dalla prima mungitura. Il latte fresco di pecora, viene poi trasferito nei centri di lavorazione in cisterne refrigerate o taniche d’acciao.
Riscaldamento
Giunto al caseificio il latte latte crudo, dopo opportuna filtratura, viene progressivamente riscaldato nelle caldaie fino a che non raggiunge una temperatura che varia dai 36 ai 38° C.
Quando il latte raggiunge questi valori di temperatura si procede con l’aggiunta del caglio di agnello, e dopo 25 – 35 minuti il latte si è trasformato in cagliata.
La cagliata
Dopo che la cagliata si è formata, si procede alla rottura di quest’ultima tramite un mestolo di legno fino a che non si ottengono dei grumi dimensionalmente simili a dei chicchi di riso. La cagliata viene fatta riposare qualche minuto dopodiché si procede all’estrazione della massa e al successivo inserimento nelle fuscelle, particolari contenitori a rete dalla caratteristica sagomatura. La fase successiva è la pressatura, fatta rigorosamente a mano e che consente al siero di fuoriuscire.
Stagionatura
La pasta ottenuta è suddivisa in blocchi, messi in appositi stampi di resina per alimenti per il trattamento di maturazione in appositi locali caldo/umidi al fine di favorire l’acidificazione della pasta. Le forme vengono avviate alla “salagione” , quindi ogni forma viene cosparsa di sale grosso per 24 ore a lato, dopo i due giorni di salatura si ottiene il “primo sale”, la forma si lascia ancora scolare dal siero in eccesso per alcuni giorni, la forma ora ben asciutta si mette a stagionare su delle tavole di legno dove passera un minimo di 3 mesi per un buon risultato. Durante la stagionatura il Pecorino viene di tanto in tanto girato e pulito.
La ricotta
Per la produzione della ricotta il siero della precedente lavorazione viene recuperato e riscaldato nelle caldaie fino a che non raggiunge una temperatura 60° C. Quindi si procede con l’aggiunta di latte crudo e l’innalzamento della temperatura fino a 83°C. Dopodiché si procede all’estrazione della massa e al successivo inserimento nelle fuscelle, La ricotta è pronta…